Tratta in esercizio

Stazione
San Giovanni

La stazione San Giovanni è ubicata in Largo Brindisi e si configura come un importante nodo di scambio con l’esistente stazione San Giovanni della Linea A.

Tratta in esercizio

La stazione San Giovanni è ubicata in Largo Brindisi e si configura come un importante nodo di scambio con l’esistente stazione San Giovanni della Linea A.

Presenta una pianta rettangolare di lunghezza 146 m, larghezza 22 m e profondità di scavo di 32 m realizzata tra diaframmi di spessore 120 cm e lunghezza 56 m scavati con idrofresa.
Tale ingombro è comprensivo anche della Sottostazione Elettrica ubicata in adiacenza del manufatto di stazione. Nella porzione in cui si realizza il collegamento con la linea A la pianta della stazione assume una forma svasata per consentire la connessione tra le due linee e la fruizione dell’uscita su piazzale Appio.

La stazione si sviluppa su 5 livelli interrati: un piano atrio, un piano destinato ai locali tecnici, un piano corrispondenza, un secondo piano tecnico e il piano banchina. In aggiunta a questi si inserisce il solaio di copertura ed il solaio di fondazione.

Il manufatto è stato interamente scavato con il metodo “Top-Down Archeologico” con l’ausilio di travi tralicciate in acciaio e strutture prefabbricate di completamento autoportanti in fase di getto.

Gli accessi della stazione

La stazione è fornita di due accessi distinti di cui quello principale, in corrispondenza del marciapiede centrale di largo Brindisi, è dotato di due ingressi diametralmente opposti serviti complessivamente da due scale fisse e due scale mobili. È inoltre presente una coppia di ascensori che mette in comunicazione il piano strada con il piano atrio. Il secondo ingresso si trova su piazzale Appio e consente di accedere alla stazione per il tramite di una scala fissa. L’area in superficie è stata ripristinata realizzando un’area giardino più ampia rispetto a quella ante operam con marciapiedi e camminamenti pedonali di larghezza adeguata al fine di consentirne la corretta fruizione da parte dei cittadini.

Per la realizzazione del collegamento fra Linea C e Linea A, le gallerie della Linea C – realizzate con metodo di scavo tradizionale – hanno sotto attraversato l’esistente stazione della Linea A attraverso l’impiego di importanti tecnologie di consolidamento quali iniezioni di miscela cementizia e chimica e la tecnica del congelamento artificiale del terreno. A causa di tale sottoattraversamento ed al fine di mantenere costantemente attivo l’esercizio ferroviario della Linea A, è stata progettata e realizzata una struttura temporanea di sostegno dei binari durante le fasi di congelamento del terreno e scavo della galleria, unitamente ad un diffuso ed esteso sistema di monitoraggio in corso d’opera che garantisse il controllo deformativo delle strutture ed il necessario supporto ai processi decisionali.

La tecnica del congelamento

La tecnica del congelamento è stata realizzata previa l’installazione di tutte le necessarie attrezzature, quali 36 sonde congelatrici e 15 sonde termometriche per ciascuna galleria, attraverso una specifica tecnica teleguidata finalizzata alla riduzione al minimo delle potenziali perdite di orizzontalità. Una volta installate tali sonde, il sistema di congelamento è avvenuto per mezzo della circolazione nel terreno di azoto liquido atto a formare un muro di ghiaccio il cui spessore è variabile con valore massimo pari a 3 m in corrispondenza dell’arco rovescio della galleria. Raggiunta la prefissata temperatura di -10°C della porzione di terreno congelata, il mantenimento è stato eseguito attraverso il sistema a salamoia.

Un altro particolare aspetto connesso alla realizzazione del sottoattraversamento è costituito dall’eliminazione dell’interferenza rilevata tra i pali di fondazione della stazione esistente e le gallerie della Linea C attraverso la riprofilazione dei pali a valle della realizzazione del rivestimento definitivo della galleria. Tale riprofilatura è avvenuta per mezzo di tagli orizzontali con filo diamantato, dall’alto verso il basso, e successivamente sono state applicate delle fasce di acciaio saldate all’armatura del palo per ripristinarne la continuità realizzando, infine, uno specifico involucro di protezione.

Highlights

68 mila m3

di calcestruzzo

45 mila m3

di scavi archeologici

12 mln l

di azoto liquido per congelamento

230

porte di banchina

End benefit e sostenibilità

Lo scavo e la realizzazione della stazione San Giovanni rappresenta una svolta significativa nell’ambito della mobilità urbana della Capitale garantendo un fondamentale nodo di scambio con la Linea A della metropolitana, aumentando l’effetto rete della città e mettendo in comunicazione rapida il centro con le aree più periferiche di Roma. La stazione ha rappresentato, inoltre, una eccezionale opportunità di accrescimento delle conoscenze archeologiche della Roma Antica e di valorizzazione dei reperti attraverso un progetto di musealizzazione che ne permette la fruizione agli utenti della metropolitana. Il progetto della sistemazione esterna della stazione ha previsto la realizzazione di un giardino su Largo Brindisi avente una superficie di circa 500 mq.

Archeologia

La costruzione della stazione San Giovanni ha consentito di realizzare uno degli scavi archeologici urbani più rilevanti effettuati a Roma, sia per la complessità della stratigrafia esplorata, che per la ricchezza dei dati acquisiti. Gli scavi in modalità archeologica hanno interessato un’area di circa 3.000 mq per una profondità di circa 20 15-18 m ed hanno portato alla luce i resti di una grande azienda agricola della prima metà imperiale. Il ritrovamento più importante è stato quello relativo ad un grande bacino idrico di epoca imperiale, di dimensioni pari a circa 35×70 m, nessun altro bacino rinvenuto nell’agro romano ha dimensioni paragonabili. La vasca, foderata di coccio pesto idraulico, poteva conservare più di 4 milioni di litri d’acqua che nel I secolo si unisce alle strutture di sollevamento e distribuzione idrica di un impianto agricolo attivo dal III secolo a.C.

In relazione a questi importanti ritrovamenti il Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo e la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma (SSBAR), in sede di rilascio del nulla-osta allo smontaggio delle strutture antiche rinvenute nel corso dello scavo, ha richiesto lo sviluppo di uno specifico progetto di allestimento all’interno degli spazi della stazione destinati al pubblico, che illustrasse la storia del sito attraverso il riposizionamento di parte delle strutture antiche e reperti rinvenuti.

Architettura

Il progetto di musealizzazione della stazione San Giovanni è stato affidato al Dipartimento di Architettura e Progetto dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Il progetto è stato sviluppato con l’intento di restituire il carattere stratigrafico dei luoghi, secondo quanto emerso durante lo scavo, con il dipanarsi di una storia narrata attraverso le superfici perimetrali che si sviluppano lungo i percorsi orizzontali e verticali degli ambienti di stazione. L’intero spazio espositivo che si compone di teche con strutture e reperti, narrazioni a parete, video proiezioni e riproposizioni a pavimento delle tracce del bacino idrico rinvenuto, si sviluppa negli spazi metropolitani fruibili dagli utenti rendendo di fatto la stazione San Giovanni una stazione-museo nella quale si fondono innovazione, sicurezza, funzionalità e storia.

Le stazioni delle linee metropolitane sono parte di sistemi infrastrutturali complessi, al servizio della città e della vita dei suoi cittadini ed hanno di norma nella dimensione operativa la loro ragion d’essere. Per la stazione San Giovanni la sfida è stata quella di trasformare gli ambienti da semplici spazi funzionali a veri e propri “luoghi” della città, dotati di una propria identità e di un proprio carattere. Restituire attraverso il trattamento delle superfici di finitura interne la storia di questi luoghi, il succedersi delle attività vitali, con le tracce che immancabilmente hanno lasciato, è sembrato il modo più efficace per raggiungere l’obiettivo. Tutta l’operazione di allestimento è stata condotta con il fine di riuscire a comunicare la complessità del sottosuolo di Roma e di questo luogo in particolare. Strumenti operativi per la costruzione fisica di questo racconto sono state tutte le superfici liminari: pareti, pavimenti e soffitti con le prime due che hanno assunto il ruolo di dispositivi comunicativi principali.

Gli elementi principali del racconto

Gli elementi principali del racconto sono quattro:

  • Lo stratigrafo, figura più volte ripetuta all’interno degli ambienti di stazione, colloca l’utente nel tempo e nello spazio assumendo il ruolo fondamentale di guida per orientarsi negli spazi circoscritti della stazione grazie alla sua funzione di indicatore grafico della profondità dei contesti storici rispetto alla quota della città contemporanea.
  • Le immagini: alcune delle tracce materiali frutto della vita che per millenni è fluita in questi luoghi, recuperate durante la costruzione della stazione, sono diventate figure iconiche rappresentative del loro tempo e compaiono, restituite attraverso un processo di graficizzazione fuori scala, come segni identificativi delle diverse fasi.
  • Le parole scritte: una serie di testi commentano e accompagnano lo sviluppo cronologico dello stratigrafo, disegnando le superfici verticali secondo due differenti registri narrativi: un primo segnala alcuni degli eventi che nel corso della storia hanno inciso sui cambiamenti infrastrutturali della città di Roma o ne hanno caratterizzato alcuni passaggi significativi dal punto di vista storico-sociale; un secondo è incentrato sulle trasformazioni dell’area ed in particolare sui cambiamenti prodotti dal modo di gestire la grande quantità di acqua che ha da sempre caratterizzato la zona.
  • I reperti archeologici esposti lungo i piani di collegamento orizzontali dell’atrio e del piano corrispondenze, con la creazione di ambiti espositivi studiati appositamente per ciascun gruppo di reperti. L’eterogeneità dei materiali ha indotto ad individuare una serie di grandi temi attraverso i quali aggregare i reperti. Ogni ambito di allestimento è identificato da uno slogan che ne suggerisce una possibile lettura: il reperto riciclato; i frammenti raccontano; l’enigma del bollo; vivere con l’acqua; arrivano le pesche.
Linea C

La Linea C in costruzione si sviluppa attraverso 3 stazioni: Porta Metronia, Colosseo – Fori Imperiali e Venezia. Le stazioni entreranno nel cuore di Roma e permetteranno la fruizione dei reperti rinvenuti negli scavi grazie agli allestimenti museali previsti. La stazione Colosseo sarà inoltre lo snodo fra linea C e la linea B della metropolitana di Roma già in esercizio, ampliando l’effetto rete della mobilità della capitale.

22 STAZIONI IN ESERCIZIO

La Linea C attualmente in esercizio collega la periferia sud orientale alla stazione San Giovanni, nodo di scambio con la Linea A e primo esempio a Roma di stazione museale. Il tracciato si si sviluppa attraverso 22 stazioni.

La Tratta Venezia – Clodio/Mazzini si sviluppa attraverso le stazioni Chiesa Nuova, San Pietro, Ottaviano, secondo nodo di scambio della linea C con la linea A, e Clodio/Mazzini. 

Come possibile opportunità di prolungamento della linea C è in fase di progettazione preliminare da parte del Cliente la Tratta Farnesina – Clodio/Mazzini. Il progetto allo studio pasi prevede la realizzazione di due stazioni: Auditorium e Farnesina. La prima sorgerà nei pressi dell’Auditorium Parco della Musica e del Palazzetto dello Sport; la seconda invece consentirà un collegamento più rapido verso luoghi di rilievo per la città quali il Foro Italico, lo Stadio Olimpico, nonché il Ministero degli Esteri e gli Istituti della Pubblica Amministrazione.

Monte Compatri/Pantano

Tratta

La Stazione Monte Compatri/Pantano, capolinea est della linea, rappresenta un importante nodo di scambio gomma-ferro, grazie a due ampi parcheggi, dei quali uno multipiano ed uno a raso, che consentono la sosta dei mezzi privati.

Graniti

Tratta in esercizio

Le 10 stazioni pre-esistenti della ferrovia Termini-Pantano sono state ammodernate secondo lo standard tecnologico e architettonico della nuova Linea, adeguandone le caratteristiche funzionali ed impiantistiche. La Stazione Graniti è aperta al pubblico dal 09 novembre 2014.

Finocchio

22 Stations in operation

Le 10 stazioni pre-esistenti della ferrovia Termini-Pantano sono state ammodernate secondo lo standard tecnologico e architettonico della nuova Linea, adeguandone le caratteristiche funzionali ed impiantistiche. La Stazione Finocchio è aperta al pubblico dal 09 novembre 2014.

Bolognetta

22 Stations in operation

Le 10 stazioni pre-esistenti della ferrovia Termini-Pantano sono state ammodernate secondo lo standard tecnologico e architettonico della nuova Linea, adeguandone le caratteristiche funzionali ed impiantistiche. La stazione Bolognetta è aperta al pubblico dal 09 novembre 2014.

Borghesiana

22 Stations in operation

Le 10 stazioni pre-esistenti della ferrovia Termini-Pantano sono state ammodernate secondo lo standard tecnologico e architettonico della nuova Linea, adeguandone le caratteristiche funzionali ed impiantistiche. La Stazione Borghesiana è aperta al pubblico dal 09 novembre 2014.

Due Leoni/Fontana Candida

22 Stations in operation

Le 10 stazioni pre-esistenti della ferrovia Termini-Pantano sono state ammodernate secondo lo standard tecnologico e architettonico della nuova Linea, adeguandone le caratteristiche funzionali ed impiantistiche. La Stazione Due Leoni/Fontana Candida è aperta al pubblico dal 09 novembre 2014.

Grotte Celoni

22 Stations in operation

Le 10 stazioni pre-esistenti della ferrovia Termini-Pantano sono state ammodernate secondo lo standard tecnologico e architettonico della nuova Linea, adeguandone le caratteristiche funzionali ed impiantistiche. La Stazione Grotte Celoni è aperta al pubblico dal 09 novembre 2014.

Torre Gaia

22 Stations in operation

Le 10 stazioni pre-esistenti della ferrovia Termini-Pantano sono state ammodernate secondo lo standard tecnologico e architettonico della nuova Linea, adeguandone le caratteristiche funzionali ed impiantistiche. La Stazione Torre Gaia è aperta al pubblico dal 09 novembre 2014.

Torre Angela

22 Stations in operation

Le 10 stazioni pre-esistenti della ferrovia Termini-Pantano sono state ammodernate secondo lo standard tecnologico e architettonico della nuova Linea, adeguandone le caratteristiche funzionali ed impiantistiche. La Stazione Torre Angela è aperta al pubblico dal 09 novembre 2014.

Torrenova

22 Stations in operation

Le 10 stazioni pre-esistenti della ferrovia Termini-Pantano sono state ammodernate secondo lo standard tecnologico e architettonico della nuova Linea, adeguandone le caratteristiche funzionali ed impiantistiche. La Stazione di Torrenova è aperta al pubblico dal 09 novembre 2014.

Giardinetti

22 Stations in operation

La Stazione Giardinetti, unica stazione di superficie completamente nuova, è il punto della Linea in sotterranea alla linea in superficie. E’ caratterizzata da una forma trapezoidale con ampie vetrate ed è dotata di un parcheggio con oltre 200 posti auto. L’atrio della stazione, a quota strada, è accessibile da via Casilina. La Stazione Giardinetti è aperta al pubblico dal 09 novembre 2014.

Torre Maura

22 Stations in operation

La Stazione Torre Maura è ubicata nel punto di confluenza tra via Giglioli e via Tobagi. E’ accessibile attraverso tre ingressi, due lungo la via Casilina ed uno su via Giglioli. La Stazione Torre Maura è aperta al pubblico dal 09 novembre 2014.

Torre Spaccata

22 Stations in operation

La Stazione Torre Spaccata è ubicata tra via Tor Tre teste e via di Torre Spaccata, accessibile da entrambi i lati di via Casilina. La Stazione Torre Spaccata è aperta al pubblico dal 09 novembre 2014.

Alessandrino

22 Stations in operation

La Stazione Alessandrino è realizzata sotto via Casilina, tra piazza Sor Capanna e viale Alessandrino ed è accessibile sia dalla piazza, sia dalla via Casilina. La stazione Alessandrino è aperta al pubblico dal 09 novembre 2014.

Parco di Centocelle

22 Stations in operation

La Stazione Parco di Centocelle, tra la via Casilina e la via Palmiro Togliatti, una delle grandi arterie stradali della Capitale, si trova di fronte al grande Parco Urbano Archeologico di Centocelle. La stazione Parco di Centocelle è aperta al pubblico dal 09 novembre 2014.

Mirti

22 Stations in operation

La stazione Mirti è realizzata sotto l’omonima piazza, simbolo di uno dei quartieri popolati e vivi della Capitale. La stazione è accessibile tramite 4 ingressi e 2 ascensori. La piazza è stata completamente riqualificata. La stazione Mirti è aperta al pubblico dal 29 giugno 2015.

Gardenie

22 Stations in operation

La Stazione Gardenie, è ubicata sotto l’omonima piazza, ha tre ingressi, uno al di là di viale della Primavera, collegato tramite un sottopasso, e due sul lato nord della piazza che è stata completamente riqualificata. La stazione Gardenie è aperta al pubblico dal 29 giugno 2015.

Teano

22 Stations in operation

La Stazione Teano, accessibile sia da via Teano, che da viale Partenope, è caratterizzata da ampi spazi da destinare ad attività commerciali e un ampio atrio utilizzabile per eventi, mostre ed iniziative varie. La stazione Teano è aperta al pubblico dal 29 giugno 2015.

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Malatesta

22 Stations in operation

La stazione Malatesta è realizzata sotto l’omonima piazza, dove sono collocati capolinea e fermate autobus. La nuova piazza pedonale è caratterizzata al centro da uno spazio ipogeo a cielo aperto, accessibile tramite una gradonata che collega l’esterno con l’atrio intermedio della stazione: un grande spazio destinato ad attività commerciali, culturali ed eventi, che restituisce al quartiere un luogo di ritrovo e di socializzazione. La stazione Malatesta è aperta al pubblico dal 29 giugno 2015.

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Pigneto

22 Stations in operation

La stazione Pigneto, realizzata in prossimità dell’incrocio tra via del Pigneto e la Circonvallazioni Casilina, costituirà un importante nodo di scambio con la linea ferroviaria FL1 di prossima realizzazione. L’area sovrastante la stazione è stata completamente riqualificata, con la realizzazione di un parco attrezzato e di un campo sportivo. La stazione Pigneto è aperta al pubblico dal 29 giugno 2015.

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Lodi

22 Stations in operation

La Stazione Lodi, capolinea temporaneo della linea, si sviluppa sotto via La Spezia (tratto tra via Orvieto e via Foligno), un’asse di scorrimento importantissimo per la città. Per adeguare la presenza della metropolitana al contesto storico e urbanistico in cui si colloca, gli unici elementi visibili in superficie sono le strutture in acciaio e vetro degli ascensori e gli accessi alla stazione. La stazione Lodi è aperta al pubblico dal 29 giugno 2015.

San Giovanni

22 Stations in operation

La Stazione San Giovanni riveste un ruolo fondamentale nell’ambito della costruzione della Linea C, soprattutto perché rappresenta il primo nodo di interscambio con la Linea A esistente. Il progetto ha subito alcune evoluzioni a seguito dei risultati delle indagini archeologiche. Il rinvenimento di strutture antiche da preservare, fino ad una profondità di circa 18-20 metri dal piano campagna, ha fatto si che la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma prescrivesse l’impossibilità di effettuare consolidamenti del terreno dal piano campagna a favore di scavi a cielo aperto con modalità archeologica nei terreni di riporto, fino a circa 19 metri di profondità, escludendo la realizzazione di scavi meccanizzati per l’esecuzione delle gallerie di linea nella tratta compresa tra la stazione San Giovanni e la stazione Amba Aradam/Ipponio.

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Porta Metronia

Route under construction

La stazione si trova a metà tra la stazione di Fori Imperiali (scambio Linea C/Linea B) e quella di San Giovanni (scambio Linea C/Linea A), e precisamente circa 500 metri a sud di Piazza San Giovanni in Laterano ed a 300 metri dagli ingressi dell’omonimo ospedale

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Fori Imperiali/Colosseo

Route under construction

La stazione Fori Imperiali si sviluppa al di sotto dell’omonima via, nell’area compresa tra il Colosseo (Anfiteatro Flavio) e la zona antistante la Basilica di Massenzio.

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Venezia

Route under construction

La Stazione Venezia è ubicata sotto l’omonima piazza in una posizione strategica in quanto si pone nel nodo che collega il centro barocco di Roma e l’area archeologica di Via dei Fori Imperiali. Una delle due uscite è prevista di fronte a Palazzo Venezia, in prossimità di via del Plebiscito. La seconda uscita è prevista a piazza Madonna di Loreto.

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Chiesa Nuova

Design in progress

La Stazione Chiesa Nuova è ubicata sotto l’omonima piazza in prossimità della Chiesa di Santa Maria in Vallicella e dell’adiacente Oratorio dei Filippini, complesso di eccezionale importanza storica e artistica.

San Pietro

Design in progress

La Stazione San Pietro, è ubicata nella zona occidentale rispetto a Castel Sant’Angelo, nei pressi di Largo Giovanni XXIII/Piazza Pia e Lungotevere Vaticano

Ottaviano

Design in progress

La stazione Ottaviano è caratterizzata dalla corrispondenza con la Linea A, è interamente in sotterraneo ed è ubicata lungo l’asse di via Barletta con il manufatto di collegamento alla stazione Linea A posto sul lato di viale Giulio Cesare.

Clodio/Mazzini

Design in progress

La stazione Clodio-Mazzini è ubicata sotto piazza Bainsizza, lungo la parte terminale di via Monte Santo., per ottimizzare il flusso degli utenti del quartiere prati.

Auditorium

Future developments

La stazione Auditorium, è situata negli spazi aperti circostanti il Palazzetto dello Sport tra V. P. De Coubertin e V.le Tiziano, attualmente sistemati a verde ed utilizzati, parzialmente, a parcheggio.

Farnesina

Future developments

La stazione della Farnesina, ubicata al di sotto della superficie del deposito “Farnesina” delle auto rimosse, è caratterizzata nell’intorno da attività di rilievo quali il Ministero degli Esteri, il complesso monumentale del Foro Italico, lo stadio, istituti della Pubblica Amministrazione, residenze universitarie ecc. Sono previsti due accessi ubicati rispettivamente di fronte al Ministero degli Esteri e su via Antonio da S. Giuliano, lato Ponte Milvio. Si prevede per la stazione terminale della tratta un ampliamento delle aree di sosta già esistenti con due ampi parcheggi di scambio.