Approfondimento: gli studi di interazione Linea-Monumenti

Approfondimento: gli studi di interazione Linea-Monumenti

La linea C lungo il suo percorso interagisce con palazzi storici e monumenti di grande pregio. Per garantire la salvaguardia di un patrimonio unico al mondo tutelato dall’UNESCO, il Committente Roma Metropolitane ha affidato al Contraente Generale la predisposizione, preliminarmente alla redazione del Progetto Definitivo delle tratte T2 e T3, di uno studio di interazione con il patrimonio monumentale e con gli edifici storici interessati dalla realizzazione della Linea C.

Lo studio di interazione Linea-Monumenti ha fornito un valido supporto tecnico e scientifico nella definizione degli interventi di salvaguardia dei monumenti e del relativo progetto di monitoraggio.

Nell’ambito dello studio, per ciascuno dei 56 tra monumenti, aree monumentali ed edifici storici, sono state eseguite le seguenti attività:

Ricostruzione, a mezzo di ampia campagna di ricerca presso le proprietà e gli archivi, della “storia architettonica“ degli edifici verificando come gli interventi strutturali eseguiti nel passato possono aver modificato il comportamento statico degli stessi;

Rilievo e documentazione fotografica, con un elevato grado di dettaglio, del quadro fessurativo ad oggi presente;

Definizione, con indagini in situ, delle tipologie e delle geometrie delle strutture fondali;

Analisi, con le più moderne tecniche di indagine diagnostica, delle proprietà meccaniche e dei legami costitutivi degli elementi strutturali e dei materiali impiegati per la fabbrica;

Costruzione di modelli matematici complessi, grazie a particolari software, in grado di riprodurre fedelmente il monumento / edificio storico;

Calcolo, sulla base dei dati di progetto, dei bacini di subsidenza indotti dagli scavi ed del regime tensionale indotto in corrispondenza degli elementi strutturali;

Progettazione di un sistema di monitoraggio adeguato;

Progettazione degli interventi di salvaguardia atti a minimizzare gli effetti indotti.

Le sopracitate attività sono state affidate agli operatori più qualificati tra quelli operanti nel settore, organizzati in 7 Gruppi di Lavoro Specialistici.

Inoltre, proprio in considerazione della valenza del patrimonio da tutelare, sulla scorta della precedente esperienza del consolidamento della Torre di Pisa, è stato istituito un Comitato Tecnico Scientifico multidisciplinare, composto dai più autorevoli esperti nel panorama europeo della progettazione di opere in sotterraneo in ambienti urbani.

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Il Comitato Tecnico Scientifico (CTS)

E’ un organo specialistico multidisciplinare formato da un ristretto e selezionato gruppo di docenti universitari esperti in varie discipline: Conservazione e Restauro, Ingegneria Strutturale, Tecnica della Realizzazione di Gallerie, Ingegneria Geotecnica e Geologia.

Il CTS svolge una funzione di alta consulenza a Metro C ScpA e al Committente per tutti gli aspetti dell’interazione linea-monumenti, durante la progettazione della nuova Linea C, nella tratta che interessa il Centro Storico.

La funzione fondamentale del CTS è quella di assicurare un elevato livello metodologico degli studi e dei controlli, effettuati da strutture altamente specializzate, per minimizzare i rischi derivanti dalla realizzazione delle gallerie che interagiscono con il patrimonio storico-artistico sovrastante.

Il CTS coordina, con funzioni di indirizzo e controllo, i gruppi di lavoro delle seguenti discipline:

Tali studi sono finalizzati all’analisi dell’interazione tra lo scavo delle gallerie e gli edifici preesistenti, tenendo conto del loro stato di conservazione, delle condizioni geotecniche del sottosuolo e del metodo di scavo adottato.

I risultati consentono di predisporre uno schema di monitoraggio degli edifici interessati dai fenomeni di interazione con le gallerie, individuando i monumenti e i palazzi storici che potrebbero richiedere interventi di salvaguardia, preferibilmente di carattere provvisorio e reversibile.

Nello svolgimento delle proprie attività il CTS interagisce regolarmente con il responsabile del procedimento di Roma Metropolitane e con tutte le istituzioni preposte alla tutela del patrimonio archeologico e storico-artistico.

FASI DEL CHECK UP

Prima fase: selezione

Nella prima fase vengono effettuate le verifiche preliminari di interazione linea – monumenti, al fine di individuare i punti più sensibili da analizzare nella zona compresa tra ponte Vittorio e il Colosseo.La prima fase coinvolge principalmente il gruppo di lavoro dell’ingegneria geotecnica.

Seconda fase: ricostruzione storica

Nella seconda fase viene effettuata un’analisi storico/architettonica e strutturale dei 40 palazzi e degli 11 monumenti, con rilievi topografici sia delle fondamenta sia della parte in superficie.

In questa fase si esaminano le piante catastali, si verifica il tipo e la profondità delle fondazioni ed i restauri che si sono succeduti nel tempo e che potrebbero aver alterato la statica dell’edificio.

Se necessario, vengono eseguiti anche dei sondaggi integrativi (carotaggi o tomografie) per confrontarli con i documenti cartacei.

Il risultato di queste indagini è una vera e propria radiografia dell’edificio, indispensabile per redigere uno studio storico per ogni monumento o fabbricato.

Terza fase: mappa dei rischi

Una volta che sono stati determinati tutti gli elementi sulla condizione/conservazione dei fabbricati, vengono individuati gli indici di vulnerabilità di ogni edificio in modo da redigere una mappa dei rischi.

Quarta fase: simulazione strutturale

Nella quarta fase, sulla base di quanto verificato sul campo, vengono realizzati dei modelli 3D dello stato dei palazzi e simulato l’effetto dello scavo della galleria sulle fondamenta.A questo punto si presentano i seguenti due possibili scenari:

  1. 1 – Lo scavo non rappresenta un rischio e pertanto l’edificio è in grado di assorbirne le sollecitazioni derivanti.
  2. 2 – La struttura del fabbricato non sopporta le vibrazioni/sollecitazioni indotte dallo scavo delle gallerie di linea ed in tal caso è necessario adottare specifici interventi di salvaguardia.
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Quinta fase: interventi di salvaguardia

I possibili interventi di salvaguardia sono:

  1. Revisione delle soluzioni progettuali con modifica del tracciato
  2. Difesa preventiva sul terreno ad esempio con opere di presidio come micro pali di contenimento
  3. Consolidamento strutturale preventivo del fabbricato
Sesta fase: monitoraggio

La sesta ed ultima fase, consiste nella messa a punto di un sofisticato sistema di monitoraggio (in funzione per la Tratta T3) che vigila in continuo per tutta la durata dei lavori al fine di verificare “in diretta” ogni piccola modifica rispetto alla situazione precedente in relazione all’avanzamento sotterraneo delle gallerie.

Il monitoraggio viene eseguito con tecniche laser ed ottiche, inclinometri, misuratori elettrici, termometri e accelerometri per il controllo delle vibrazioni.

I risultati del monitoraggio confluiscono in una banca dati appositamente creata e consentono a tutti i soggetti interessanti di seguire, in tempo reale, l’evolvere dei fenomeni deformativi. Inoltre, permettono la segnalazione tempestiva della necessità di eventuali modifiche al processo di scavo delle gallerie.

Edifici monumentali e dei monumenti sottoposti all’intera fase di check up:

Mura Aureliane a Porta Asinaria Mura Aureliane a Porta Metronia Chiesa di Santa Maria in Domnica Chiesa di Santo Stefano Rotondo Acquedotto Celimontano Colosseo

Basilica di Massenzio Colonacce del Foro di Nerva Foro di Cesare

Vittoriano Colonna Traiana

Palazzo Venezia e Museo Chiesa di San Marco

Chiesa di Santa Maria di Loreto

Palazzo Valentini e Chiesa di SS. Nome di Maria Palazzo dell’antica Zecca

Palazzo Bonaparte Amministrazione Doria Pamphilj Chiesa delle stimmate e pertinenza

Palazzo Grazioli Palazzo Altieri

Pertinenza di Palazzo Altieri Palazzo Origo

Palazzo Datti

Palazzo Pescatori Serventi Palazzo Vidoni Caffarelli Palazzo Bufalo della Valle

Convento e Chiesa di Sant’Andrea della Valle Palazzo dei SS. XII Apostoli

Palazzo Massimo Istoriato Palazzo Massimo alle colonne Palazzo Massimo di Pirro Palazzo Massimo di Camillo Chiesa di San Pantaleo Convento di San Pantaleo Palazzo Braschi

Palazzo Strozzi Besso

Palazzo della Cancelleria e chiesa di San Lorenzo in Damaso Palazzo Fieschi Sora

Palazzo Avogadro Martel

Chiesa Nuova Santa Maria in Vallicella Oratorio e convento dei Filippini Palazzo Sforza Cesarini

Per i seguenti edifici monumentali le analisi di interazione si sono limitate alla solo prima fase di selezione in quanto successivamente ritenuti non interagenti con la costruzione della linea:

Palazzo Nobili Vitelleschi Palazzo Celsi e Palazzo Ruggeri Palazzo Cenci Bolognetti

Chiesa del Gesù Casa Professa Palazzo Venezia

Palazzo Capranica del Grillo – Teatro della Valle Chiesa di Sant’Ivo alla Sapienza

Palazzo della Sapienza

Area Sacra di Largo Argentina Chiesa di Santo Stefano del Cacco Chiesa di Santa Maria in via Lata Palazzo Doria Pamphilj

Chiesa di San Giovanni dei Fiorentini